In questo post ti racconto la mia lunga lotta contro lo stress da lavoro. Con qualche consiglio imparerai a vincere lo stress e vivere meglio a lavoro.
Era primavera,
di qualche anno fa. Ed era il mio compleanno.
Un mio amico mi regala un libro.
Sa che leggo molto, ma quello non era proprio il periodo giusto.
Soprattutto per quel libro.
Il titolo era Come Vincere lo Stress e cominciare a vivere.
Sì, stavo vivendo un periodo piuttosto stressato.
E probabilmente si vedeva, dato quel regalo inaspettato.
Ero come al solito troppo orgogliosa per ammetterlo.
Lo stress può avere diverse cause, non sta a noi scegliere quali e nemmeno decidere di averlo o meno.
Arriva e basta.
E non è causato dal troppo lavoro, dopo lo vediamo meglio.
Potrebbe essere causato dal vivere un lavoro che non vorremmo.
Oppure dal senso di avere troppo lavoro, dalla percezione cioè che abbiamo del nostro lavoro.
O ancora sono alcune situazioni che possono scatenare lo stress sul lavoro.
Io credo di aver avuto tutti i tipi di stress possibili.
Voglio raccontarti come quell’estate ho messo in pratica alcuni dei consigli del libro ricevuto e ho creato delle nuove buone abitudini.
Mi hanno fatto smettere totalmente di essere stressata?
Considerando che sono finita in pronto soccorso il 15 di Agosto direi proprio di no.
Ma mi ha aiutato tanto, di più di quanto immaginassi.
Questo per dirti che di fronte a forti stress, sia lavorativi che non, qualche consiglio su un post non basta.
Però quello che ti posso assicurare è che ne sono uscita,
e a fine di questo scritto ti sentirai meglio.
Sei pronto?
Seguimi…
Oggi vorrei che ti fermassi un attimo.
Quindi se stai leggendo questo articolo mentre sei a lavoro, per favore salvalo e rileggilo.
(Così esaudisci anche il mio desiderio di essere veder salvato il mio articolo nei preferiti di qualche mio lettore!)
Torniamo a noi,
so come ci si sente.
Ansia. Angoscia. Occhiaie. Stanchezza. Nervosismo. E tanto altro ancora.
STOP.
Siamo qui, in questi 10 min di lettura per lasciare andare le tensioni.
Perché sai anche tu che sei l’unico responsabile della tua vita.
Sì, anche se quello che hai è l’unico lavoro che pensi di poter avere in questo momento.
Anche se non hai lavoro ma fai ugualmente tante cose per poter far andare il tuo lavoro.
Perché per risalire bisogna prima toccare il fondo.
La vita è un ciclo.
Leggi anche: Spiritualità e lavoro 6 affermazioni utili
È ok essere stanchi
Oggi il mondo ci chiede di essere super attivi, reattivi a tutto.
Magari svegliarci alle 6 di mattina e correre.
Ricordo che quell’estate ci avevo anche provato, ho fatto circa 500 metri tra avanti e indietro e stop.
Perché vivere una vita frenetica non vuol dire sportiva.
Soprattutto per chi è multi-potenziale, che ama fare tante cose diverse, la rincorsa alle energie perenni porta spesso alla stanchezza cronica.
Perché inseguire 7 lepri invece di una porta a stancarsi e soprattutto a non raggiungere l’obiettivo di prendere almeno una lepre.
Ma sappi che quando sei stanco stai ufficialmente recuperando energie.
Accettalo e sacralizza questo momento.
Come quando sei in vacanza e per i primi due giorni non riesci a fare nulla perché sei a terra.
Ammetti che non sei in grado, in questo momento, di prendere delle decisioni perché sarebbero annebbiate dalla stanchezza.
Non è ok continuare ad essere stanchi
Il lavoro intellettuale da solo non può stancare.
Sembra impossibile, eppure da una ricerca di J.A. Hadfield famoso psichiatra inglese il cervello può lavorare con la stessa efficacia e rapidità dopo otto o dieci ore di lavoro.
Il cervello è infaticabile.
Cosa ci rende stanchi quindi?
“La maggior parte della stanchezza che sentiamo è di origine psichica” afferma Hadfield nel suo libro: The Psychology of Power
Sono quindi fattori psicologici ed emotivi che stancano i lavoratori sedentari.
Ci stanchiamo perché le nostre emozioni generano tensione nervosa.
Prova ad immaginare di mostrare alla tua mente costantemente immagini che suscitano paura.
Non è un bel vivere, te lo assicuro.
Un muscolo teso è un muscolo in tensione.
Rilassatiii.
Ok fermati un attimo a pensare.
Fai un autoesame: sei seduto comodamente?
O stai leggendo questo post dal divano di casa con chiavi in mano, borsa, sacchetto della spesa e vestiti da lavoro ancora addosso.
Stai aggrottando le sopracciglia e tendi la vista per mettere a fuoco bene?
Sei ingobbito?
Ahh io passavo ore ad essere ingobbita alla scrivania.
Se ti ritrovi nella descrizione stai compiendo sforzi nervosi e muscolari,
a lavoro,
come appena rientri a casa.
In tensione.
E sai perché?
Siamo concentrati, facciamo un lavoro impegnativo, che pensiamo debba richiedere fatica.
Solo così può essere fatto come si deve, da bravi uomini e donne lavoratrici che si sforzano per raggiungere i risultati.
Lascia che ti dica una cosa,
l’antidoto allo stress c’è.
è il riposto.
Imparare a riposare mentre si lavora previene la stanchezza e lo stress da lavoro.
Lascia andare
Ricordo che una mia ex titolare un giorno mi disse addirittura: Patrizia fai meno.
Lei stessa mi diceva di fare meno di quanto facevo.

Io la guardavo allibita e non capivo.
Conosco la sensazione di essere così dediti al lavoro solo per dovere e non per piacere che ormai diventa un abitudine lavorare in tensione.
Senza parlare di overtime ovvero di tutto il tempo che dedichiamo di più a una cosa.
E non mi riferisco solo al trattenerti in più, ma anche il voler dedicare più tempo per fare una cosa che potrebbe essere fatta in molto meno tempo.
Sia in termini di ore che di energie.
Quello di cui ti sto parlando è un processo, che avviene gradualmente.
Non dico che domani ti alzerai meno stressato.
Ma,
se lasci andare i muscoli lasci andare le cose intorno a te. E se lasci andare le cose intorno a te lasci andare anche i muscoli.
Ora lascia tutto quello che hai in mano.
Se leggi dal cellulare, lascia il telefono accanto per qualche minuto.
Appoggia la schiena allo schienale, della sedia, della poltrona, del divano, del sedile dell’auto, ovunque tu sia.
Abbassa le palpebre e dì ai tuoi occhi, sottovoce: Dai, adesso basta sforzarsi.
E ripetilo per circa 60 secondi.
Un bel respiro.
Dopo qualche minuto noterai che i muscoli degli occhi cominciano ad obbedire.
In quel minuto c’è il segreto, la chiave per rilassarti.
E lo puoi fare per ogni parte del tuo corpo.
Ora mi dirai,
Patrizia io a casa mi rilasso: buona musica, un bicchiere di vino, una buona cena.
Il mio problema è a lavoro.
Come lasciare andare le tensioni a lavoro
Una via di fuga c’è sempre: il bagno.
Inizia con andare al bagno durante ogni situazione che ti è scomoda.
Ricordo bene tutti i bagni dei posti dove ho lavorato o dove sono andata per lavoro: dell’ufficio, dei ristoranti, autogrill, hotel, aeroporti, nei bar di paese, nelle trattorie ecc.
E sai che quasi tutti avevano uno specchio?
Lo strumento fondamentale in queste situazioni.
Lo specchio aiuta a farti amico anche lo stress.
Meglio parlaci allo stress, perché ti sei scelto questo lavoro, con stress annessi, meglio conviverci,
meglio salutarlo e lasciarlo andare in vacanza,
lo stress.
Un’ottima frase da ripetere allo specchio è:
Va tutto bene, tutto sta funzionando per il mio bene!
E per farlo non occorre che aspetti di essere tu stesso in vacanza.
In ogni situazione dove lo stress sembra comparire e dare i primi sintomi, o in ogni situazione dove semplicemente ti senti stringere la gola per qualcosa che accade intorno a te.
Alzati in piedi,
e vai in bagno.
Scusami vado in bagno!
Mi scusi, dov’è il bagno?
Avete il bagno? Torno subito
Il bagno e soprattutto lo specchio serve per riprenderti il tuo minuto.
Puoi addirittura chiudere la tavoletta, sederti sopra, così diventa una sedia.
Lì puoi appoggiare le braccia sulle gambe e prendere un grande respiro.
Ancora un altro respiro,
e poi un altro ancora.
Chiudere gli occhi e immaginare ogni singola parte del tuo corpo.
Riprendere la tua interezza.
Ora immagina che dai tuoi piedi si creino delle radici profonde, lunghissime.
Come di un albero girante, anche le tue radici sono giganti.
E scorrono fino in fondo, nel centro della terra.
Fino al nucleo della Terra, quello che pulsa, che vibra.
…
Ora immagina di ricaricarti da quell’energia.
Questo è il tuo minuto solo per te.
Ripetilo ogni qual volta hai bisogno di riprendere il contatto con te stesso.
Immagina un gatto. Immagina un gatto mentre dorme (lo fa per gran parte del suo tempo) e immagina com’è il suo corpo. Lasciati andare come fa il gatto con il suo corpo, pesante.
Ma vediamo cos’ altro puoi fare per vincere lo stress.
- Lavora in una posizione comoda. La tensione fisica produce dolori di schiena e stanchezza. Non ha senso soffrire. E se non sei comodo trova il modo per rendere la tua postazione comoda.
- Fermati ad osservare te stesso per quattro o cinque minuti al giorno. Senza giudizio. E chiediti: “Sto rendendo il mio lavoro più gravoso di quanto sia in realtà, sto facendo funzionare dei muscoli che non hanno nulla a che vedere col lavoro che sto facendo?”
- Chiediti che livello ha la tua stanchezza. Fino a che punto sei stanco? Se sei stanco non è per il tuo lavoro ma per il modo in cui hai fatto il tuo lavoro. Misura il rendimento in base all’essenza di stanchezza, non a quanto sei stanco.
Ora dimmi, come ti senti?
Raccontamelo pure nei commenti, sarò felice di leggerti.
Magari hai qualche altra tecnica che non conosco per rilassarti, sono curiosa di scoprirlo.
Prima però, ti chiedo di condividere l’articolo, per me è davvero importante!
Grazie!
un abbraccio,
Patrizia
P.S. Se vuoi scoprire cosa possiamo fare insieme clicca qui!