In questo articolo voglio raccontarti i principali errori commessi nel 2019 nel mio business come Career Coach per permetterti di evitarli nel tuo business del 2020.
Elisa, come hai creato il tuo business? chiesi anni fa alla mia titolare.
Guardando avanti Patty, mai indietro. Andando avanti ogni giorno!
Sapevo che non sarebbe stato facile. Ma sapevo che ne sarebbe valsa la pena.
Non ho provato, ho iniziato.
Non costruisci un business provando ma iniziando a mettere i primi mattoni con precisione e diligenza.
Per me sono stati su un letto negli Airbnb in giro per Berlino.
Io e il mio pc acquistato con la tredicesima di qualche mese prima.
Grazie ai file da anni archiviati. Agli appunti e a tanto nuovo studio ho costruito la mia attività di Career Coach da zero.
L’arrampicata non è tanto raggiungere la cima, ma tutto quello che sta nel mezzo
Rote Karte

Ma veniamo a noi.
Cos’ho imparato nell’ultimo anno di creazione-lancio-sviluppo e raccolta?
Tantissimo.
Ho riassunto gli errori più importanti qui perché tu ne faccia tesoro.
Prima di iniziare a buttarmi sul mio progetto ho letto tonnelate di post su blog e qualche libro sul tema business.
(Uno su tutti che ti consiglio se stai avviando il tuo business è: Tutto Esaurito. Come avere la coda di clienti fuori dalla porta di Daniel Priestley).
Mi sentivo preparatissima ai temuti errori.
Tanto che mi ero già messa nell’ordine di idee che ne avrei fatti.
Ecco, diciamo che qualcuno avrei potuto evitarlo!
Se stai pensando di passare dall’Idea al Progetto, o se hai appena iniziato ad avviare il tuo business questo articolo fa per te!
Pronto?
Seguimi!
1- Lanciare troppo tardi
Lo zero non era solo il punto da dove partivo nella mia attività.
Era anche il numero del budget che avevo a disposizione per investire nella mia attività.
Ricordo che feci solo un giro di preventivi per la creazione del logo e con quasi cadetti dalla sedia.
Non potevo proprio permettermelo!
Così, anche la grafica diventò una delle toppe di specialità appese sulla mia divisa di multiputenziale.
Rifarei tutto, giuro!
Le giornate a lavorare al sito, giorno e notte. A studiare e scegliere ogni minimo dettaglio.
A volte mi dico che 5 mesi erano più che necessari per lanciare un sito web chi come me non sapeva neanche com’era fatto un pannello di controllo WordPress e tantomeno un sistema di e-mail marketing.
Ma la verità è che avrei potuto lanciare prima.
Avrei potuto dirmi: Va bene così!
Una sorta di calcio nel sedere per spingermi a fare il primo grande passo sul web.
Vuoi che ti dica la verità?
Avevo paura di dirlo a tutti.
Tutto era chiaro e pronto ma esitavo. Con la scusa di modificare ancora qualcosa re-inviavo.
Nel frattempo avevo già iniziato con i primi clienti. Sì perché la presenza online è necessaria ma non indispensabile.
Quindi lancia. Lancia prima di essere pronto.
Lancia con qualche pagina in Work in progress.
Perché le persone si affezioneranno a te e alla tua storia ancor di più se imperfetta.
Lancia prima di avere tutto pronto pronto.
Perché FATTO è meglio di PERFETTO.
2- Non chiedere aiuto ad altri professionisti
Ho fatto tutto da sola. Da brava giovane in gamba.
Io e Google diciamo!
Ma il problema è stato proprio questo.
Tutto funzionava alla grande: target, mercato, sito, newletter, social ecc.
Ma ho iniziato troppo tardi a chiedere aiuto nel vero senso della parola.
Forse perché quando sei solo non vedi gli errori e neanche gli spunti di miglioramento.
Ma quello che è vero è che avrei potuto vivere il mio business meglio! Stare meglio!
A Giugno ho avuto un blocco, una paralisi, un crollo. Chiamalo come vuoi.
I motivi erano prevedibili:
- Non mi ero mai riposata. Lavoravo 7/7 e le energie dopo un lancio vengono meno.
- Avevo aspettative dall’essere online: visualizzazioni sito web = visibilità = clienti. No. I clienti non continuavano a salire come speravo. Ero consapevole che ci voleva tempo. Ma ero ancora una volta impaziente!
- Non avevo esempi, paragoni, confronti con qualcuno che avesse un business come il mio. Così mi sentivo sola.
Così ho passato momenti davvero duri.
Non fraintendermi,
non ho MAI smesso di credere in me e in ciò che stavo facendo
Ma non è stato facile reggere i colpi.
Perché chi ti dice: “Non ce la puoi fare, torna dov’eri prima” lo troverai. (Anche che tu stia lanciando il prodotto dell’anno.)
Sul contratto con me stessa c’era una clausola però.
(per capire di cosa parlo scaricati il pdf LANCIA IL TUO PROGETTO!)
Avrei continuato a fare ciò che facevo e sarei stata “disposta a…”
Così ho semplicemente continuato.
Giorno dopo giorno.
A scrivere, a condividere, a metterci il massimo.
Anche se non ero al massimo della forma.
La determinazione è il duro lavoro che fai dopo che sei stancato del duro lavoro che hai fatto.
Newt gingrich
Un giorno mi compare un video di Ali, business coach, in Instagram.
Il video mi parla dritto al cuore.
Avevo bisogno di vedere meglio il VALORE che c’era in me e nella mia proposta.
Ali suggeriva di avvicinarsi alle persone, di CONNETTERMI quindi.
Ed effettivamente ero lontana dalle persone in quel momento.
Dai bisogni e dalle esigenze delle persone, stavo lavorando a testa bassa su uno schermo.
Ali svelava come tutto ciò le era stato detto come consiglio, da altri a cui aveva chiesto aiuto.
Valore-connessione-aiuto da altri.
Ok Patty, apriti.
Chiedi aiuto.
E così feci, chiesi opinioni, consigli.
Ma soprattutto cercai di mettermi in connessione con le persone.
Un giorno un dirigente italiano che vive in Svezia mi ha scritto dicendomi che quello che stavo facendo era unico.
Che lui ci credeva.
Non era la prima volta che qualcuno si complimentava con i miei contenuti, ma quella volta era diverso.
Lui era davvero appassionato a ciò che stavo creando ed era affascinato dalla mia storia di cambiamento.
Gli racconto la mia situazione al momento e lui vede oltre.
Mi suggerì di contattare 3 persone, 3 professionisti che conosceva.
Li contattai tutti.
Tra quelli c’era John, business coach che mi ha accolto tra le sue ali protettrici.
Da lì la svolta, nel mio approccio più diretto, del coraggio acquisito. Nella consapevolezza che ciò che stavo facendo era speciale.
Ricorda: puoi sempre chiedere aiuto.
Avevo letto più volte nei blog il consiglio: non puoi fare tutto da solo. Delega.
Ma per me non si trattava di delegare qualcosa a qualcuno. Togliermi del lavoro.
Chiedere aiuto significava che ci sono persone che possono aiutarti solo per il piacere di aiutarti. Perché condividono con te una missione, perché vedono oltre.
E che è giusto prendere così seriamente il tuo progetto da scegliere seriamente qualcuno che ti dia una mano nel costruirlo.
Era come se stessi piangendo e un compagno di scuola avesse detto: va tutto bene, è ok. Risolvi anche questo.
Quegli angeli che non sono tuoi amici ma lo diventano.
E quando lasci andare tutto, non solo impari a chiedere sempre più aiuto ma riesci anche sempre più a donarlo in modo sincero!
Ed è una gran figata (si può dire figata?)
Hey ricorda che se hai bisogno di me scrivimi! sarò felice di essere l’amica che ti aiuta ad elevarti a raggiungere ciò che desideri!
3- Non creare un chiaro budget per il mio business
Uuuh tasto dolente per me.
Non sono mai stata forte con i numeri!
Ma per quelli c’è la calcolatrice. Quello di cui hai bisogno per il tuo business è un commercialista che ti aiuti.
Ma non è quello l’errore di cui ti voglio parlare.
L’errore è stato il non monitorare e capire dove spendevo. Questo per darti un budget di spesa per ogni cosa.
Non sapevo la distinzione tra spese fisse e variabili, e neppure come vivere con poco per i primi tempi.
E poi non ho monitorato! O meglio l’ho fatto solo negli ultimi mesi del 2019.
Ecco perché per il nuovo anno ho un file gigante come controllo delle spese (le classiche uscite).
Se vuoi usarlo anche tu, l’ho caricato qui!
(Lo trovi doppio perché c’è la mia parte e la parte di Maikol, il mio compagno!)
Perché per ottimizzare qualcosa è prima necessario tracciare e monitorare.
E io da dipendente non ero molto capace in questo.
Da imprenditrice ho bisogno di creare una continuità e capire come ottimizzare le risorse disponibili!
L’errore è stato il non controllare le uscite e nel non creare una previsione di entrata.
L’obiettivo di profitto me l’ero posta. Ma diciamo che avevo sovrastimato i tempi nel raggiungerlo.
(Ci sono riuscita ma con qualche mese in più!)
Per questo è super importante affidarsi a qualcuno che ti aiuti a definire questi obiettivi ma soprattutto a stimarli nel modo corretto e a monitorarli nel mentre.
4- Avere un piano Marketing lontano dalla relazione
Studio Marketing dai tempi dell’Università, andando sempre più nel complesso e specifico negli ultimi anni.
Con la mia attività di Career Coach ho avuto modo di mettere in pratica.
Ecco la pratica è fondamentale.
Allontanati da tutti quelli che ti propongono strategie universali, formule perfette, quelle che funzionerebbero per tutti.
Ogni business è specifico, con la propria nicchia e soprattutto condotto da una persona con il suo universo di valori e con il suo personale modo di condurre il gioco.
Hai bisogno di trovare ciò che è giusto per te, quello che funziona, quello che ti appassiona fare.
Ma come fare Patrizia?
Testando e provando.
Divertendoti!
Qualcosa che dopo averlo fatto ti senti bene! Non forzature inutili.
Mi ero data delle programmazioni stringenti, una capillare presenza social e un e-mail marketing a prova di bomba.
Dopo di che mi sono chiesta: ma vuoi creare un’agenzia o un personal brand Patty?
Soprattutto tutto da sola!
Ho rimodellato tutto rispetto al modello di business che volevo creare, quello che sapevo giusto per me:
- Le e-mail al momento mi allontanano dal pubblico, pochi contenuti ma sentiti.
- Stories tutti i giorni perché mi sento bene dopo aver condiviso, e si crea relazione.
Ecco relazione.
Non ha senso scegliere diverse piattaforme, diversi strumenti di marketing senza creare RELAZIONE.
Oggi il marketing e le vendite sono relazione.
E i tuoi clienti sono gli amici con i quali vorresti trascorrere una vacanza insieme!
Non li trovi o attiri con le strategie, ma aprendo il tuo cuore.
Lasciandoti conoscere, togliendo le barriere.
Il mio consiglio è di non investire un centesimo in marketing prima di aver investito in te stesso e aver testato ciò che ti piace di più e che ti permette di guadagnare già.
Sì, si può testare anche senza budget da investire checché se ne dica.
Sicuramente il monitoraggio è più artigianale e lo sforzo è amplificato ma ti assicuro che ne vale la pena!
5- Prendere decisioni dettate dall’emozione
Se mi avessero detto che avviare una libera professione richiede tutto questo sforzo emotivo non ci avrei creduto.
Alti e bassi.
Dove gli alti sono davvero alti e i bassi sono profondi e scuri come il petrolio.
Ma in fondo non era quello che volevi Patty?
Certo, la monotonia del tutto sicuro non faceva per me!
Ho sbagliato nel viverli troppo sul serio.
Sì, se stai iniziando qualcosa di tuo, non prenderti troppo sul serio(!!!!!!!!)
Non sei un medico, la domenica puoi riposare, non c’è nessuna urgenza.
Una camminata o meglio una corsa è un toccasana per liberare le emozioni.
Queste nemiche, le emozioni!
Ecco accetta che ci siano emozioni contrastanti.
Senza soffermarti troppo.
Vai avanti!
Ricordi la lunga to do list che hai scritta accanto a te? È lì che ti aspetta e delle tue paure, delle tue gioie non gliene frega nulla.
Go back to work!
6- Paragonarmi agli altri Business
Fantastico vero quando tutti quelli che incontri, o o che ti scorrono sul feed hanno creato il loro business a 6 cifre.
E parte del motivo per cui hai iniziato può essere proprio questo, determinare l’aumento del tuo income.
Ci riuscirai.
Ma non guardare lì.
L’errore che ho fatto è stato proprio quello di concentrarmi su chi era già arrivato.
Senza chiedere a chi aveva già fatto qualche tappa in più della mia com’era la strada.
Ma soprattutto il tuo conto in banca non è sinonimo di quanto sei bravo in ciò che fai!
Sei migliore dei tuoi colleghi non perché chiedi di più, ma perché lo sei e basta.
Quando ho capito questo mi sono liberata di un peso!
E poi ho affrontato tutto con una consapevolezza nuova.
Ho detto capire, non leggere.
Capire vuol dire interiorizzare. Sentire.
Lo puoi fare anche tu, fin da subito.
Ancora oggi ci casco a volte. Così ho applicato qualche piccola grande azione:
- smettere di perdere tempo a seguire chi è già arrivato, non mi può dire nulla sulla strada.
- se penso qualcuno che ce l’ha fatta mando amore e ringrazio per l’abbondanza dell’Universo!
- per quanto posso cercare di prevenire ho bisogno di compiere i miei passi, con le sfide che competono. E paragonarmi agli altri non mi aiuta. Non posso essere certa delle loro sfide.
Sia che tu abbia già iniziato o sia che la tua sia una semplice idea non mollare.
Può essere l’idea sbagliata magari ma la persona dietro all’idea non è mai sbagliata.
Se senti che questa è la strada VAI.
Nonostante gli errori. Nonostante le vittorie.
Vai peché non puoi fare altro che iniziare.
Quello che sta dietro di noi e davanti a noi è ben poca cosa a paragone di ciò che sta dentro di noi. E quando portiamo ciò che siamo nel mondo, i miracoli accadono.
henri david thoreau
Buon Inizio di questo Super 2020!
Ah e se hai commesso altri errori scrivili qui sotto che possono essere utili a tutti!
Un abbraccio,
Patty